chi non muore si rigerra
di mariachi, di teschi colorati, di come si muore per finta e si rinasce per davvero
Provocazione e remix in chiave pop sono forse le parole
che meglio descrivono e definiscono lo spazio espositivo
e culurale di produzione del Comune di Reggio Emilia,
nato nel 2008 sulle ceneri dell’ex-albergo Cairoli.
L'obiettivo dato era quello di fare un punto su quello che è il modus operandi di Spazio Gerra, senza cedere ad alcuna velleità celebrativa, al fine di stimolare una riflessione collettiva sulle tematiche affrontate nel corso delle esposizioni: suono e musica, creatività giovanile, innovazione tecnologica, fotografia, rigenerazione urbana, sostenibilità, produzioni originali e spettacoli. L’intento è quello di provocare la cittadinanza, innescare un confronto, attraverso una produzione underground che stimoli una risposta collettiva e una riflessione profonda.
Il marchio nasce come omaggio omaggio a Gianni Rodari, cui la libreria è dedicata, maestro della fantasia e promotore di metodologie didattiche fondate sul gioco dell’inventiva, fornisce una nuova e diversa sensibilità nel guardare le cose, attraverso un intrattenimento ragionato, capace di prendere alla sprovvista le parole o le immagini, trasformando i perimetri dell’inventiva e dell’inaspettato.
Niente di meglio che la morte per scatenare una reazione con una campagna che parte proprio con la notizia della dipartita di Spazio Gerra e che invita la cittadinanza a partecipare alla commemorazione, creando un alone di mistero. L’affissione del manifesto funebre e la simultanea comparsa di necrologi sui quotidiani locali, inerenti le tematiche care al Gerra, è previsa per il mese antecedente l’evento. Il fruitore è al contempo spiazzato dalla notizia e incuriosito: il Gerra sarà morto davvero o sarà una provocazione? Per scoprirlo dovrà recarsi al supposto funerale dove ad attenderlo sarà invece una festa di rinascita.
campagna di affissioni di manifesti funebri
necrologi
concept
prima azione: fake news
seconda azione:
funeral party
A spazio orignale, morte originale o meglio ancora non morte.
Spazio Gerra festeggia la fine del primo decennale con una
celebrazione stile “Dia de Los Muertos” messicana, con tanto
di Mariachi, altare celebrativo con i ricordi delle esposizioni realizzate, body painter, manifesti.
necrologi
terza azione: fanzine
Al termine della celebrazione, ai partecipanti viene
consegnata la fanzine della “resurrezione” di Spazio Gerra,
inerente le principali tematiche affrontate nelle esposizioni.
Assemblando le pagine aperte in un’unico poster, si
compone la frase emblematica “Chi non muore si Rigerra”.
Lo strumento fanzine permette di veicolare diversi messaggi
simultanei: la dimensione ludica della fruizione, una
fruizione via via sempre più attiva, la produzione originale,
la provocazione, i concetti di mash-up e di riuso.
interno totale
esterno totale
esposizione
temporanea
Gli spazi al piano terra sono stati allestiti direttamente dagli studenti, con materiali prodotti nel corso degli anni, grazie alla collaborazione tra Scuola Internazionale di Comics e Spazio Gerra.